Primo Giorno:
Località di partenza: Il punto di partenza è lungo la strada che conduce a Breuil-Cervinia che risale la valle da Chatillo
https://maps.app.goo.gl/EXsshx9KL1d1hYx18
Avvicinamento: Dal parcheggio si oltrepassa il ponte sul torrente Marmore, svoltando a destra in direzione del laghetto per la pesca sportiva (chiuso dal 2016). Nei pressi del cartello di divieto di accesso si intraprende il largo sentiero che risale il vallone del torrente Creton. Si prosegue fino a una palina con i segnavia dei vari sentieri. Noi terremo il segnavia 9 con segni gialli. Si giungerà a un tratto in cui il sentiero piega a sinistra e noi attraverseremo un torrente e risaliremo un tratto gradonato su roccia viva. Proseguendo su un comodo sentiero si giunge a un bivio dove a sinistra si procede verso il ghiacciaio di Vofrede. Noi terremo la destra proseguendo dritti lungo la morena, inerpicandoci ancora per alcuni tornanti fino a raggiungere l’attacco del Sentiero Attrezzato del
Vofrede (2h dal parcheggio).
Ferrata: Il primo tratto della ferrata si svolge su alcune brevi pareti a cui segue un traverso orizzontale, esposto ma con abbondante posto per i piedi. Aggiriamo un non marcato spigolo e iniziamo a risalire alcune facili roccette. Momentaneamente terminano le attrezzature metalliche e si segue la traccia fino a raggiungereuna parete verticale in cui è possibile arrampicare agevolmente assicurati dal cavo. Si prosegue lungo l’itinerario raggiungendo alcuni balzi di roccia non ripidi in cui è agevole la salita giungendo così a un balcone sul sottostante ghiacciaio del Vofrede. Dal terrazzino si affronta una non difficile parete verticale di alcuni metri che ci conduce su un secondo balcone panoramico oltre il qualeprosegue il tratto verticale. Si prosegue lungo il non difficile sentiero attrezzato fino ad attraversare una spaccatura nella roccia oramai in prossimità del termine della ferrata. Si percorrono le ultime decine di metri e nel pianoro sotto il Castelletto Whymper termina il Sentiero Attrezzato del Vofrede con magnifica visuale sul vicino Cervino (1h 30? dall’attacco – 3h 30? totali). Dal termine della ferrata si prosegue verso ovest (sinistra) lungo la pietraia in direzione del Colle di Vofrede 3130m (4h). Attaccare la cresta Ovest del Mont Rous, inizialmente aggirandosi tra roccette senza percorso obbligato, poi ci si sposta sul versante che si affaccia sul ghiacciaio di Vofrede, e dopo un breve tratto di sfasciumi si giunge alla base di una paretina di 30 m di dislivello, che si supera o direttamente sul filo di cresta con passaggi di I/I+ (roccia solida e ben appigliata) oppure aggirando a sinistra su terrazzini e cengie ricoperte di detrito, leggermente esposte. Superata questa fascia la natura del terreno torna detritica e si reperisce una traccia di sentiero, ripida, che sbuca sulla spianata nei pressi della cima, contrassegnata da un ometto di pietre. Qualche decina di metri più a nord della cima, è posta la croce di vetta, che si affaccia su Cervinia..
Discesa: Dal Colle di Vofrede si scende verso ovest in direzione del Gran Lago seguendo la traccia labile del sentiero e poi lungo gli sfasciumi fino a giungere al bacino sul suo lato orientale. Si percorre il muro di contenimento in direzione valle fino a raggiungere un piccolo rudere dal tetto sfondato. Da questa piccola costruzione si prende il sentiero che poco dopo si connette a un sentiero più ampio che risale la parete dove è situato il Rifugio Perucca Vuillermoz 2909m.
Pernottamento in rifugio in mezza pensione.
Secondo Giorno:
Dal Rifugio Perucca-Vuillermoz si segue il sentiero 6 – Alta via 3 in direzione del bivacco Manenti lungo i vari tornanti. Questo piccolo bivacco è al bordo del lago di Balanselmo. Si prosegue con un lungo tratto a mezzacosta giungendo all’Alpe di Chevalley. Si prosegue per un tratto su una sterrata fino a raggiungere una selletta dalla quale prenderemo il sentiero 107. Terremo la sinistra in direzione del rifugio La Riondè proseguendo verso l’ormai visibile cava di sabbia e quindi al parcheggio.
Pernottamento in valle nella situazione più congeniale (non compreso nella quota).
Terzo giorno:
Breithorn Occidentale e Centrale
Il Breithorn è uno dei grandi classici dell’alpinismo valdostano, l’ideale per i neofiti che vogliono approcciare il mondo dei 4.000 per la semplicità della salita e la relativa sicurezza. Risaliremo con gli impianti fino al Plateau Rosà 3.480 metri, per poi affrontare l’ascensione al Breithorn tra passaggi su neve e ghiacciaio. Il Breithorn Occidentale alto 4.165m ed il Breithorn Centrale alto 4.160m, al confine tra Valle d’Aosta e Svizzera. I Breithorn Occidentale e Orientale sono divisi da una sella di 83m, le cime più frequentate, nonché meta della nostra ascensione.
Dalla cima vista è straordinaria: un balcone che si affaccia sul Cervino (4.478 m) e sul Piccolo Cervino o Klein Matterhorn (3.883 m), 280 metri più in basso. Anche la panoramica sulle cime dell’intero gruppo del Monte Rosa, la Dent Blanche e il Weisshorn è grandiosa.
Dislivello: 685 m
Tempo salita/discesa: 5 – 7 h
Livello tecnico: basso
Livello fisico: discreto
Meeting point: per controllo materiale e breve briefing.
Nota: Dato il notevole sbalzo di quota, si può decidere di fare una o due giornate precedenti di acclimatamento e tecniche.
Si sale con gli impianti da Cervinia a Plateau Rosà 3.480m, si sale la pista nevosa che collega Testa Grigia alla Gobba di Rollin 3.899m. Tralasciando la traccia che conduce al Piccolo Cervino, si attraversa, in leggera discesa, l’ampio pianoro del Colle del Breithorn. Superata la crepacciata terminale, si attacca la parte più impegnativa dell’ascensione. La traccia più a destra porta alla sella tra i due Breithorn (Occidentale e Centrale, 4.081 m), dove si sbuca in cresta. Si svolta a sinistra dove, per cresta aerea, si giunge rapidamente in vetta al Breithorn Occidentale e a destra porta in vetta al Centrale.Per il ritorno si prende la traccia normalmente utilizzata dalle cordate per salire e si scende piuttosto agevolmente verso il Colle del Breithorn, dove si può fare una tranquilla sosta ristoratrice prima di ripartire verso Plateau Rosa, da raggiungere in tempo per la discesa con gli impianti.