IL TREKKING
Salire in cima al Kilimangiaro attraverso la Marangu Route non richiede particolari abilità o attrezzature da alpinista. È tuttavia consigliabile una buona preparazione fisica e il supporto di una guida e di portatori locali per la buona riuscita della spedizione
Il programma in breve
Giorno 1
Partenza dall’Italia e volo notturno
Giorno 2
Arrivo all’aeroporto di Kilimangiaro e trasferimento ad Moshi in hotel con formula B/B. Incontro con il capo delle guide e breefing sul trekking che partirà il giorno seguente. (cena nelle vicinanze dell’albergo – non inclusa -)
Giorno 3
1° giorno jeep + trek (trasferimento in 4×4 da Moshi a Marangu – trek 3 ore da Marangu Gate 1.850 a Mandara Hut 2.780)
La visita del parco inizia al Marangu Gate, a 1.870 metri di altezza. La prima tappa si svolge nello scenario lussureggiante della foresta pluviale e richiede circa tre ore di cammino per arrivare al Mandara Hut (2.700 m). Le caratteristiche di questo rifugio sono analoghe a quelle dei successivi che si incontreranno sulla Marangu Route: si tratta di un rifugio molto “spartano” e di bungalow da 4 persone. La cena si prepara in una cucina comune dove ogni gruppo utilizza le proprie provviste. (Colazione, Pranzo, Cena incluse)
Giorno 4
2° giorno trek- da Mandara Hut 2.780 a Horombo Hut 3.720 (trek 5 ore)
Partendo dal Mandara Hut di buon mattino, la seconda tappa, più impegnativa, si snoda attraverso un sentiero scosceso che attraversa un paesaggio in cui la vegetazione si va sempre più diradando man mano che si procede: la foresta pluviale cede il posto alla brughiera, con macchie di erica arborea e i caratteristici boschetti di senecio gigante. Dopo circa otto ore di cammino si arriva a Horombo Hut (3.720 m) dove solitamente, si trascorre la notte sopra le nuvole. La temperatura si abbassa notevolmente, specie la notte. (Colazione, Pranzo, Cena incluse)
Giorno 5
3° giorno trek – da Horombo Hut 3.720 a Kibo Hut 4.700 (trek 5 ore)
Partenza la mattina di buonora, otto ore di marcia in un contesto sempre più “estremo” in cui la vegetazione va scomparendo, il paesaggio assume un aspetto desertico e desolato, e la rarefazione dell’ossigeno si fa sentire sempre di più. “Pole Pole” (in swahili: “piano piano”) suggeriscono le guide. Nel pomeriggio si arriva a Kibo Hut (4.700 m). Si approfitta dell’austera accoglienza del rifugio (niente acqua corrente, niente riscaldamento) per riposare qualche ora in attesa della ascensione finale alla vetta. Di notte la temperatura si abbassa molto. Si cena nel tardo pomeriggio e si va a dormire presto.
(Colazione, Pranzo, Cena incluse)
Giorno 6
4° giorno trek attacco alla vetta – Ascensione a Uhuru Peak 5.895 con alba al Gillman’s Point e ritorno a Horombo Hut trek 8 ore salita + 4,30 ore discesa
Intorno a mezzanotte si parte alla volta della vetta. Questa è decisamente la tappa più impegnativa: si procede in diagonale lungo i fianchi sabbiosi del vulcano, sino ad arrivare all’alba, al Gillman Point (5.685 m). Lo spettacolo del sole che sorge sul ghiacciaio ripaga pienamente la fatica. Dopo un’altra ora e mezzo di cammino tra rocce e ghiaccio, con le forze ormai ridotte allo stremo e con temperature molto fredde, si raggiunge la vetta dell’Uhuru Peak (5.895 m), il punto più alto dell’intero continente africano. Abbracci, foto di rito e incomincia la discesa. Prima sosta a Kibo Hut per recuperare un po’ di energie, quindi discesa sino a Horombo Hut dove si trascorre la notte. (Colazione, Pranzo, Cena incluse)
Giorno 7
5°giorno trek – Horombo Hut 3.720 – Mandara Hut 2.720 – Marangu Gate 1.850 (trek 4,30 ore + 3 ore auto 4×4) L’indomani mattina unica tappa sino al Marangu Gate dove l’avventura si conclude con il rilascio dell’attestato di salita alla vetta. Rientro ad Moshi. (cena – non inclusa -)
Giorno 8
Mattinata libera ad Moshi. Pomeriggio transfer in aeroporto.
Giorno 9
Arrivo in Italia
🦒 A RICHIESTA Possibile estensione + 1 giorno con Safari a Tarangire o Lake Manyara National Park (€175) 🐘